Vivo e Coscienza

Vivo e Coscienza

“Vivo e Coscienza” ispirato al testo per musica e danza scritto nel 1963 da Pier Paolo Pasolini (con lettura a leggìo secondo il “Manifesto del Teatro di Parola”)

Pier Paolo Pasolini progetta per Laura Betti nel 1963 uno spettacolo di prosa/musica/danza dal titolo Vivo e Coscienza, in quattro quadriche narra un rapporto fra due protagonisti di classe sociale diversa. Prima fra quella cattolica del Concilio di Trento e quella contadina, poi quella borghese e quella rivoluzionaria, fra la coscienza democratica e l’azione partigiana. infine il dissidio fra corpo e linguaggio, passione e ideologia.
Laura Betti doveva interpretare il ruolo di Coscienza, mentre Ninetto Davoli quello di Vivo. Le musiche dovevano essere composte da Bruno Maderna. Un progetto/spettacolo, che nasce in un periodo fortemente contrassegnato dal brechtismo, ma che non verrà mai realizzato.

Il docu-film è realizzato attraverso un approccio secondo l’idea di teatro di Pasolini che dà centralità alla parola. Come la  lettura a leggio per l’interpretazione della protagonista Coscienza.

Nell’ immaginario  di un luogo che rimanda suggestivamente ad una veduta  orientale notturna, segreta e forse illegale, con il rosso nella stanza di VIVO e qualche icona religiosa verde per lo spazio di Coscienza, si svolge il rapporto fra i due, quasi una danza mentale. Con la complicità di un movimento di macchina “soggettivo” per lo sguardo su VIVO. Fisso e con primi piani su COSCIENZA.

Dedicato allo “Straniero”, colui che è «estraneo, esterno», emigrante, che porta con sé culture diverse.


Interpreti: Teresa Dimartino, Marco Mondaini
Riprese: Alia Simoncini, Matteo Lorenzini
Visual designer: Sofia Clementi, Simone Pianesi
Musica: Edoardo Ripanti, Roberto Ficosecco
Contributo culturale: Massimo Puliani
Regia, montaggio, post produzione: Alia Simoncini

Alia Simoncini 2015


  • 1° Premio del concorso accademico I-Mode Visions